On every desk

ON EVERY DESK: Meanwhile in Italy …

Uno scorcio sul panorama della produzione di microcomputer made in Italy negli anni del boom dell’informatica personale.

Meanwhile in Italy ...Una striscia di terra tra San Francisco e San José, California. La seconda metà degli anni ’70.
Storie di ragazzi in un garage, successi e sconfitte, ed una passione, un’idea – un sogno – che in pochi anni genera un terremoto nel mondo dell’informatica, mettendo un computer “su ogni scrivania, in ogni casa”.
Ormai è storia nota.
Ma se la Silicon Valley è senza dubbio stata incubatrice della massificazione del computer personale, la rivoluzione aveva radici profonde in Italia. Nel 1964 Olivetti presenta la Programma 101, frutto del genio dell’Ing. Pier Giorgio Perotto: negli anni in cui i computer sono file di grandi armadi che occupano intere stanze, Perotto progetta una calcolatrice totalmente programmabile, dal design futuristico e dalle dimensioni ridotte, un prodotto rivoluzionario che è ora considerato il primo computer da scrivania della storia.
Quindici anni dopo, con un mercato appena nato ma in rapido fermento, l’Italia vede un fiorire di aziende che progettano e realizzano computer per uso personale, in casa ed in ufficio: si tratta talvolta di cloni più o meno evidenti di design d’oltreoceano, ma trovano spazio anche molti progetti originali, alcuni dei quali piuttosto interessanti e creativi.
Oltre a grandi aziende come il colosso Olivetti o la intraprendente ASEM, si affacciano sul mercato piccole realtà come General Processor, DMD, Frael e tante altre. Ci sono inoltre le esperienze delle riviste di elettronica, che propongono computer in kit da montare, per la delizia degli appassionati interessati a conoscere anche i più intimi meccanismi dei propri micro.

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