Chi sono i Maker
Sono appassionati di tecnologia, design, arte, sostenibilità, modelli di impresa innovativi. La cultura Maker enfatizza l’apprendimento attivo (learning-by-doing) in ambiente sociale; privilegia l’apprendimento condiviso motivato dal divertimento e auto-realizzazione; incoraggia l’applicazione delle nuove tecnologie e l’esplorazione di contaminazioni tra domini culturali tradizionalmente separati.
Le interazioni e la condivisione della conoscenza avvengono spesso mediante tecnologie di rete, siti web, social media e spazi sociali come Fablab e Makerspace. Il motto è “Do It Together”, non “Do It Yourself”.
Perchè i Makers a scuola
Nel mondo della scuola stanno emergendo nuovi modelli di progettazione e di pensiero che introducono tecnologia ed innovazione.
Accanto alle lezioni frontali, ai libri di testo, alle nozioni e ai compiti in classe, la cultura dei Maker si sta facendo strada nella vita scolastica.
E’ un modo di apprendere legato alla valorizzazione del Fare e del Pensare; è un approccio che cambia le regole e rivede i ruoli portando a ragionare per progetti e non per discipline, in una scuola in cui alunni e insegnanti si pongono a pari livello, privilegiando creatività e collaborazione.
La cultura Maker attira l’interesse degli educatori preoccupati per il disinteresse degli studenti dai contenuti scientifici (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) nei contesti educativi formali. Questo modello di apprendimento può contribuire ad un approccio più partecipativo e alla creazione di nuovi percorsi che rendano gli argomenti più vivi ed interessanti per gli studenti.
Questo modello è interessante non solo per gli istituti tecnici: in ogni tipo di scuola e ad ogni età l’approccio del Fare incoraggia gli alunni a mettersi in gioco e sviluppare la propria creatività.
L’evento intende stimolare il confronto tra le scuole attraverso la narrazione delle esperienze, la presentazione dei progetti e dei prototipi realizzati e attraverso i laboratori guidati su argomenti di base ed avanzati.